Il fiume principale della Toscana è il fiume Arno, non solo per la sua lunghezza bensì per la sua storia.
Gli etruschi, e non solo, videro in questo fiume la possibilità di creare un’ottima rete di scambi tra i centri interni alla regione toscana e il Mediterraneo. Le città, infatti, nacquero proprio in prossimità della valle, per far avvenire tali scambi.
Arrivarono poi i romani che videro importate anche la foce del fiume, e per ciò aiutarono la nascita di Pisa che diventò un grande centro commerciale e luogo con diversi ancoraggi.
Con Firenze il fiume Arno ha sempre avuto un rapporto un po’ particolare. Permise di aiutare la città, dove era navigabile, con i traffici di merci, ma fu anche un ostacolo per gli abitanti, dato che non era percorribile da sud e nord. I cittadini costruirono diversi ponti per riuscire finalmente a comunicare e collegare i diversi quartieri e potettero sfruttare il fiume per far muovere i mulini.
Tutto ciò portò purtroppo all’esondazione del fiume nel 1333, distruggendo e provocando morte.
Un altro episodio spiacevole per la città di Firenze fu l’alluvione del 4 novembre 1966, dove qui le acque invaserò la città, fino a raggiungere quasi i 5 metri nel quartiere di Santa Croce. Fu una devastazione per Firenze e i suoi abitanti che non si aspettavano una tale tragedia, non solo i musei e le chiese furono invase dall’acqua, ma anche il famoso Ponte vecchio con i suoi negozi, visitati oggi da tantissimi turisti, vennero distrutti e molte cose andarono perdute.
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